Hemingway e Lignano

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Una lunga storia lega Ernest Hemingway al Nord-Est dell’Italia, a partire dalla sua esperienza durante la prima guerra mondiale, per poi continuare con diverse visite ai Kechler, famiglia di nobili divenuti amici intimi dello scrittore. È proprio in occasione di una delle visite ai Kechler che Hemingway si reca a Lignano per la prima e unica volta nella sua vita. Ripercorriamo quindi la breve, ma ormai storica, giornata primaverile trascorsa dall’autore nella cittadina balneare friulana.

Il 15 Aprile 1954 Hemingway e la moglie Mary visitano la allora semisconosciuta località assieme a Maria Luisa Kechler, il marito Federico Kechler e le sorelle gemelle Carla e Roberta Kechler. Federico, infatti, vuole fare una piccola deviazione lungo il viaggio verso Venezia, per mostrare allo scrittore il luogo dove il fratello Alberto sta concludendo un importante investimento. Dopo una mattinata in viaggio a bordo della Lancia Aurelia B21 dei Kechler, la comitiva arriva a Lignano Pineta. Qui Federico, mostrando a Hemingway la famosa pianta a forma di chiocciola frutto della matita di Marcello D’Olivo, chiede allo scrittore di mettere la propria firma su un lotto di cui la famiglia gli faceva dono per costruire la sua futura – ma mai iniziata – casa friulana. Il documento con la firma originale dello scrittore è tuttora gelosamente conservato dalla Lignano Pineta Spa.

Una volta raggiunta la spiaggia dorata circondata dalla pineta, Hemingway pronuncia la celebre frase “ma questa è la Florida, anzi è la Florida d’Italia!”. Vi ritrova probabilmente una pronunciata somiglianza con il panorama delle Everglades, in cui la vegetazione selvaggia incontra le acque.

Dopo un’ultima passeggiata lungo il cantiere del “treno”, costituito da bassi negozi e appartamenti aperti sui due lati della via principale di Pineta, gli Hemingway risalgono sulla Lancia per rientrare a Venezia insieme a Federico.

Così si concludono le poche, leggendarie, ore trascorse da Hemingway a Lignano, esperienza che ha portato alla nascita del legame indissolubile tra la città e lo scrittore.
Nel 1986 il comune istituisce il Premio Hemingway, così da celebrare la sua straordinaria capacità di guardare nel profondo dell’animo umano. Le quattro categorie che costituiscono l’evento rappresentano l’anima poliedrica di Ernest Hemingway: Letteratura, Fotografia, Testimone del nostro tempo e Avventura del pensiero, sono alcune delle sfaccettature che compongono l’immensa personalità dell’autore americano.