William Dalrymple è nato in Scozia nel 1965. E’ considerato il più importante esponente vivente della letteratura di viaggio anglosassone, una tradizione che va da Robert Byron a Evelyn Waugh, da Peter Fleming fino a Bruce Chatwin. È autore di reportage premiati dai più importanti awards letterari a livello mondiale, tra cui il Wolfson History Prize, il Thomas Cook Prize, nonché finalista nel 2013 per il Samuel Johnson Prize for Non-Fiction. Giornalista di fama internazionale, scrive per The Guardian, Financial Times, The New York Reviews of Books, New Statesman. Tra gli ultimi titoli pubblicati in italiano: Nove Vite, (Adelphi 2011), un racconto di viaggio nel Subcontinente indiano alla ricerca dei moderni cambiamenti dell’India attraverso le vite di nove personaggi emblematici. E il recentissimo Il ritorno di un re (Adelphi 2015).
MOTIVAZIONI
Nella migliore tradizione del reportage anglosassone, che va da Byron a Chatwin, Dalrymple ha saputo descrivere le persone e gli ambienti incontrati nei suoi viaggi se non nell’unico modo possibile, in quello sicuramente più efficace: calandosi nella fragilità umana, nella vita quotidiana, nelle convinzioni incrollabili. Fino ad ascoltare – e restituire – la voce inconfondibile di una diversa cultura.